Passa ai contenuti principali

Da invenzione a realtà

 Chiaramente, il nostro strumento ha bisogno di essere prodotto per essere utilizzato, soprattutto per la fama che raccolse e l'alto numero di richieste dell'epoca.

Louis Jules Duboscq, costruttore di strumenti ottici francese, è noto fin dagli inizi dell'Ottocento per l'alta qualità dei suoi strumenti ottici.
Iniziato l'apprendistato presso Jean-Baptiste-François Soleil, un importante costruttore di strumenti ottici che costruiva e commercializzava vari oggetti, nel 1839 Duboscq sposò una delle figlie Soleil e, alla morte del suocero nel 1849, ne rilevò il laboratorio.
Nel 1852 la Soleil iniziò a produrre e commercializzare lo stereoscopio lenticolare di Brewster.


Anche nel "Nuovo Continente" arrivarono presto aziende in grado di produrre su larga scala strumenti scientifici tra cui, in particolare, stereoscopi.

Una tra queste è stata la "Underwood & Underwood". L'azienda iniziò a produrre a livello internazionale stereoscopi ed immagini stereoscopiche nel 1882 ad Ottawa, Kansas
Grazie anche alle sue grandi tecniche di vendita, la U&U nel 1901, dopo essersi espansa anche in Europa, pubblicava più di 25.000 stereoscopie al giorno e vendeva più di 300.000 stereoscopi all'anno.

Concorrente della Underwood fu la "Keystone View Company", fondata da un ex-addetto alle vendite U&U, con sede in Meadville, Pennsylvania. Nel 1905 diventò la più grande compagnia stereografica al mondo.


Fonti: Link, Link, Link

Commenti

Post popolari in questo blog

Qualcosa in più - Cose delle storie (#STEP Extra)

Sono numerosi i libri, racconti e storie che utilizzano degli oggetti per poter narrare le avventure dei propri personaggi. Uno nello specifico ha sempre colto la mia attenzione, forse per la sua particolarità . Si tratta di uno dei racconti autobiografici del gionalista Tiziano Terzani , "Un indovino mi disse" . Ad Hong Kong , nel 1976 , un indovino predisse a Terzani che nel 1993 avrebbe corso un grande rischio di morire e che avrebbe dovuto evitare in ogni modo di prendere l'aereoplano per spostarsi. Questa bizzarra profezia lo costrinse quindi a viaggiare, per un anno intero, in un' Asia di altri tempi , entrando a stretto contatto con una cultura che ormai sembra scomparire. Per quanto questo racconto sia caratterizzato dalla semplicità , sia di narrazione che dello stile di vita dello scrittore, ci sono due oggetti che sono stati sicuramente necessari per la stesura del libro: quaderni di appunti e mappe . Proprio a causa di questo ritorno alla semplicità,

Vista esplosa

 Gli ingredienti , ovvero le parti che compongono le due principali versioni dello stereoscopio, sono disposti attentamente in modo da ricreare l'illusione ottica tanto ricercata. Vediamo infatti come, nella versione di Brewster , le lettere R ed L evidenzino i due cilindri in metallo in cui la persona poggia gli occhi. Con la lettera D troviamo un piccolo sportello in grado di far entrare la luce necessaria a illuminare le immagini poste in A e B . Con S è invece etichettata una piccola lastra in legno che funge da carrello per poter inserire le due fotografie negli scompartimenti. Per finire, le lettere G e C indicano rispettivamente la struttura laterale e frontale del nostro strumento. Di seguito la rappresentazione dello stereoscopio di Wheatstone , sufficientemente trattato nel precedente articolo . Fonte: Link , Link , Link

La chimica e gli strumenti scientifici

Come ben sappiamo, l' ingegno dello stereoscopio sta proprio nella sua semplicità . Non aggiunge nessun componente rivoluzionario alla società, nessuna nuova scoperta sensazionale. Le uniche reazioni chimiche che utilizza sono quelle del nostro cervello , di come il nostro sistema nervoso interpreti gli stimoli visivi percepiti dai nostri occhi. Se vogliamo proprio dirla tutta, se ne prende gioco di queste reazioni chimiche, ingannandole. Non sottovalutiamo però i componenti fondamentali di questo strumento che lo rendono capace di "prendere in giro" un sistema complesso come il nostro cervello. Il primo è il vetro , il sistema di specchi di cui abbiamo tanto parlato. Come raccontato anche durante la mostra  "Un sistema periodico da Amedeo Avogadro a Primo Levi" , il vetro è sempre stato complice di un numero quasi inquantificabile di scoperte e innovazioni. Il secondo è sicuramente la fotografia . Lo sviluppo fotografico , alla base di ogni foto e fotogr