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Visualizzazione dei post da novembre, 2020

Le parole nella storia

  Dal grafico si può vedere subito che l’utilizzo della parola “ mirror ”, ossia specchio in inglese, è molto più diffuso rispetto ai termini “ Wheatstone ”, cognome dell’inventore dello stereoscopio, e “ stereoscope ”, ossia lo stesso stereoscopio. Questo è facilmente spiegabile se si considera che gli ultimi due termini sono molto specifici e limitati nell’uso comune, mentre la parola mirror è riconducibile a moltissimi altri ambiti , sia scientifici che non. Se guardiamo solo le parole Wheatstone e stereoscope , notiamo che nell’anno 1858 c’è stato un picco di utilizzo di questi termini . In quell’anno infatti lo stereoscopio di Brewster , una versione più leggera e maneggevole dello stereoscopio di Wheastone, venne presentato all' Esposizione Universale di Londra , suscitando l'interesse della Regina Vittoria. Questo evento suscitò l’interesse del popolo nello stereoscopio , e questo spiega la popolarità di queste due parole nei libri in quell’anno . Fonte:  Li

La normativa

 È sicuramente necessario definire una norma, delle regole , che rendano in grado ogni stereoscopio di risultare confortevole e adeguato all'utilizzo da parte di ognuno di noi. Norma numero: UNI EN ISO 9241-333:2017 Data: 07/09/2017 Stato normativo: in vigore Commissioni Tecniche: [Ergonomia] Sommario: La norma specifica i requisiti ergonomici per i sistemi di visualizzazione stereoscopica che utilizzano dispositivi ottici progettati per generare o facilitare la parallasse binoculare. Tali specifiche, indicate in termini di requisiti prestazionali, sono finalizzate a garantire all’utente condizioni visive efficaci e confortevoli, allo scopo di ridurre la fatica visiva causata dall’osservazione di immagini stereoscopiche con sistemi di visualizzazione stereoscopica che utilizzano dispositivi ottici. Fonte:  Link . Per visualizzare la norma per intero, in formato pdf o cartaceo, occorre versare 55€.

Il manuale d'uso

  Prima di discutere il funzionamento dello stereoscopio, è necessario ricordare come funziona il processo di acquisizione di un’immagine nel cervello . Ognuno dei due occhi trasmette al cervello un’immagine, con un’ angolatura leggermente diversa dall’altro. Il cervello poi confronta la due immagini ed elabora la distanza tra il punto di osservazione e l’oggetto. Lo stereoscopio sfrutta questo meccanismo artificialmente . Vengono infatti utilizzate fotocamere a due obiettivi , che riprendono due distinte immagini di un soggetto alla stessa distanza degli occhi umani. La coppia di immagini può poi essere osservata attraverso l’utilizzo di uno stereoscopio, ottenendo una simulazione della tridimensionalità . Lo stereoscopio è infatti composto dalle due immagini , sposte lateralmente, a destra e a sinistra dell'osservatore, mentre due specchi a 45° le riflettono in direzione dell'osservatore, che, posto a una distanza adeguata dagli specchi, potrà osservare le due immagini

Nei fumetti

Fumetto di  John Leech , realizzato probabilmente nel  1856 . Fonte . Nel fumetto viene raffigurato un bambino che chiede di essere alzato al livello delle fotografie stereoscopiche per poterle osservare. Sopra al bambino si possono notare 4 stereoscopi.   Un uomo in un manicomio che riesce a rivivere scene del proprio passato tramite uno stereoscopio . Allo strumento viene attribuita una rappresentazione della realtà così fedele da riuscire a turbare profondamente l’uomo che ha vissuto quei momenti.

Il marchio

Nell’immagine è raffigurato un sistema di visione stereoscopica, chiamato View-Master , che comprende un visore stereoscopico , dischetti montanti 7 coppie di diapositive stereo , proiettori , fotocamere e altri dispositivi per la visione o la ripresa di immagini stereoscopiche. Inizialmente pensato come oggetto di intrattenimento per le famiglie nordamericane, si è poi diffuso come giocattolo per l’infanzia , soprattutto grazie alle campagne promotrici del prodotto della General Aniline & Film (GAF). La sua ultima versione digitale è tornata ad essere un articolo di intrattenimento per tutte le età . Il visore View-Master ha avuto molte imitazioni, tra cui una delle più importanti era la Stereo Rama , di produzione italiana. Sistema: View-Master Inventore: William Gruber Compagnie commercializzanti:   Sawyer's nel 1938 General Aniline & Film (GAF) nel 1966 View-Master International nel 1981 View-Master Ideal nel 1987 Tyco Toys nel 1989 dal 1997 di proprietà della Mattel

Abbecedario

  A – Autostereogramma , stereogramma a singola immagine, realizzato per creare una illusione ottica tridimensionale da un'immagine bidimensionale, nel cervello umano. B – Brewster , colui che perfezionò lo stereoscopio originale di Wheatstone. C – Charles Wheatstone , inventore dello stereoscopio. D – Devil , seconda parola del titolo del film “ Buana Devil ”, f ilm tridimensionale girato con cinepresa binoculare e impressione sincronizzata su due rulli di pellicole, un sistema derivante dallo stereoscopio. E – Effetto Pulfrich , illusione ottica per la quale un oggetto che si muove in un piano parallelo alla fronte dell'osservatore sembra muoversi al di fuori di tale piano, avvicinandosi o allontanandosi a seconda delle condizioni. Si manifesta solo se l'immagine che raggiunge un occhio è meno luminosa rispetto a quella che raggiunge l'altro. F – Francobolli stereoscopici , un particolare tipo di francobolli che sfruttavano la tecnologia dello stereoscopio. G – Grube

Il francobollo

  L’effetto classico dello stereoscopio è quello di f ormare illusioni tridimensionali partendo da coppie di immagini bidimensionali. Esistono due metodologie per visualizzare le immagini stereoscopiche di questo francobollo. La prima consiste nel porre il francobollo molto vicino agli occhi e lentamente allontanarlo , in modo da permettere agli occhi di concentrarsi gradualmente dietro la sua superficie, per poi visualizzare l’immagine finale. Il secondo metodo consiste nel tenere il francobollo circa trenta centimetri dagli occhi e l asciare che trovino il fuoco fino a quando non apparirà l’immagine. San Marino - 25/08/2009: rilievi visibili con lo stereoscopio da montare. Lo stereoscopio, richiuso e con all'interno le lenti ed i francobolli, si può spedire come una normale cartolina postale, grazie al sigillo delle Poste Sanmarinesi in dotazione. Fonte:  Link .

Il brevetto

Come ogni grande invenzione , lo stereoscopio e le sue applicazioni sono state e sono tutt'oggi brevettate . Tramite la ricerca di google per brevetti ne possiamo trovare molteplici. Per il nostro blog ho deciso di riportare quella di Seisakusho , in quanto mantiene la visione binoculare del nostro oggetto, nonostante l'applicazione sia completamente diversa. Questo a dimostrazione di quanto un'invenzione possa, come un sistema di domino, dare luogo ad altre invenzioni in campi diversi . Inventore: Toshikatsu Yamada, Tokyo, Japan Assegnatario: k. k. Yamada Kogaku Seisakusho, Tokyo, Japan Data: 30/12/1981 A stereoscope comprises a pair of eye pieces and an objective lens disposed on a frame. The center of the objective lens is fitted to be deviated from the optical axis of the eye piece. One or both eye pieces are slidable to the frame. The stereoscope can be replaced by a microscope body constituted by an eye piece and an objective lens, through the intermediary

Vista esplosa

 Gli ingredienti , ovvero le parti che compongono le due principali versioni dello stereoscopio, sono disposti attentamente in modo da ricreare l'illusione ottica tanto ricercata. Vediamo infatti come, nella versione di Brewster , le lettere R ed L evidenzino i due cilindri in metallo in cui la persona poggia gli occhi. Con la lettera D troviamo un piccolo sportello in grado di far entrare la luce necessaria a illuminare le immagini poste in A e B . Con S è invece etichettata una piccola lastra in legno che funge da carrello per poter inserire le due fotografie negli scompartimenti. Per finire, le lettere G e C indicano rispettivamente la struttura laterale e frontale del nostro strumento. Di seguito la rappresentazione dello stereoscopio di Wheatstone , sufficientemente trattato nel precedente articolo . Fonte: Link , Link , Link

In numeri

Quali sono i numeri dello stereoscopio? Fermandoci alle caratteristiche tecniche dello strumento, come trattato in questo articolo , potremmo dire che il nostro numero per eccellenza sia il 2 . Come abbiamo visto successivamente però, lo stereoscopio fu uno strumento di enorme fama a cavallo dell'Ottocento e Novecento. A questa fama infatti si sono legati numeri enormi , come i 300.000 stereoscopi prodotti dalla Underwood & Underwood annualmente e le loro 25.000 stereoscopie stampate al giorno. Personalmente ci assocerei il numero 8 che, messo per orizzontale, evidenzia le infinite possibilità su cui questo oggetto ci ha fatto affacciare.

"Viaggia con lo Stereoscopio"

 Dove c'è una grande domanda, spesso c'è molta concorrenza per aumentare l'offerta. È proprio per superare la concorrenza che la Underwood & Underwood , che abbiamo già citato qui , sviluppò uno dei primi annunci pubblicitari per il proprio stereoscopio. Il loro strumento diventa addirittura un modo per viaggiare : in questo annuncio l'azienda fa notare come è possibile "viaggiare", con l'immaginazione naturalmente, acquistando uno dei loro prodotti. Non furono gli unici però. Probabilmente, dato anche l'interesse di quel periodo verso l'imperialismo, molte pubblicità facevano riferimento a poter viaggiare con gli stereoscopi e vedere posti molto lontani. Non mancano, chiaramente, anche i "commercial" classici che mirano a rivivere le immagini . Fonte: Link , Link , Link

Fratelli e sorelle

 Per poter capire a pieno il nostro strumento è importante  visualizzare i suoi "fratelli e sorelle", ovvero il suo albero tassonomico . Con albero tassonomico si intende una struttura ad albero di oggetti appartenenti ad un gruppo di concetti . A capo della struttura c'è un solo oggetto, il nodo radice , le cui proprietà si applicano a tutti gli altri oggetti della gerarchia. Di seguito un' albero tassonomico semplificato del nostro stereoscopio .