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L'ambiente intellettuale e artistico

La Stereoscopia e lo Stereoscopio, già brevemente descritti nel primo e secondo articolo di questo blog, si collocano in un ambiente intellettuale e artistico di enorme spessore.

Vediamo infatti come in Arte ci troviamo a cavallo tra il Romanticismo e l'Impressionismo.
Entrambi i movimenti, colmi di emotività, fantasia ed immaginazione, pongono a mio parere le basi per uno sviluppo ed un'innovazione che si perpetua fino ai giorni d'oggi.
Rompendo con la tradizione definita da razionalità e culto della bellezza classica, aprono le porte ad un periodo di grandi scoperte.

Non a caso, infatti, nell'800 del millennio scorso furono numerose le scoperte e gli studi in ambito scientifico.
Nel 1800 Volta inventa la prima pila, la macchina da scrivere viene brevettata nel 1829, nel 1834 arriva il primo frigorifero, Morse nel 1837 con il telegrafo, e ancora, il famoso Nobel nel 1866 inventa la dinamite, Bell dieci anni dopo inventa il telefono e i fratelli Lumiere, nel 1895, creano quello che oggi chiamiamo cinema.

È in questo periodo, ricco di scoperte, invenzioni ed emotività che si colloca, nel 1838, il nostro Stereoscopio.


Fonti: Link, Link, Link, Link, Link

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Gli ingredienti

 Come le migliori ricette in grado di richiamare emozioni e forti sensazioni nel palato di chi assaggia il piatto, lo Stereoscopio ha i suoi " ingredienti " che lo rendono in grado di farci immergere nella realtà immortalata in una fotografia. Partendo dallo Stereoscopio a Specchi del 1838, il primo tra tutti e per il quale abbiamo speso qualche parola nello scorso articolo , era composto da 3 semplici componenti : Struttura rettangolare con due quadrati posti perpendicolarmente sui rispettivi lati corti della struttura; Due foto quasi identiche poste sui quadrati del punto sopra; Due specchi posti al centro del rettangolo ed a 45 gradi rispetto al suo lato lungo, formando un angolo di 90 gradi tra di loro. Passando poi allo Stereoscopio di Brewster , che, come già detto , può essere definito il predecessore dei moderni occhiali 3D del cinema o addirittura dei visori di realtà virtuale come l' Oculus Rift , è anche questo composto da: Struttura a forma di parall...

Vista esplosa

 Gli ingredienti , ovvero le parti che compongono le due principali versioni dello stereoscopio, sono disposti attentamente in modo da ricreare l'illusione ottica tanto ricercata. Vediamo infatti come, nella versione di Brewster , le lettere R ed L evidenzino i due cilindri in metallo in cui la persona poggia gli occhi. Con la lettera D troviamo un piccolo sportello in grado di far entrare la luce necessaria a illuminare le immagini poste in A e B . Con S è invece etichettata una piccola lastra in legno che funge da carrello per poter inserire le due fotografie negli scompartimenti. Per finire, le lettere G e C indicano rispettivamente la struttura laterale e frontale del nostro strumento. Di seguito la rappresentazione dello stereoscopio di Wheatstone , sufficientemente trattato nel precedente articolo . Fonte: Link , Link , Link

Qualcosa in più - Cose delle storie (#STEP Extra)

Sono numerosi i libri, racconti e storie che utilizzano degli oggetti per poter narrare le avventure dei propri personaggi. Uno nello specifico ha sempre colto la mia attenzione, forse per la sua particolarità . Si tratta di uno dei racconti autobiografici del gionalista Tiziano Terzani , "Un indovino mi disse" . Ad Hong Kong , nel 1976 , un indovino predisse a Terzani che nel 1993 avrebbe corso un grande rischio di morire e che avrebbe dovuto evitare in ogni modo di prendere l'aereoplano per spostarsi. Questa bizzarra profezia lo costrinse quindi a viaggiare, per un anno intero, in un' Asia di altri tempi , entrando a stretto contatto con una cultura che ormai sembra scomparire. Per quanto questo racconto sia caratterizzato dalla semplicità , sia di narrazione che dello stile di vita dello scrittore, ci sono due oggetti che sono stati sicuramente necessari per la stesura del libro: quaderni di appunti e mappe . Proprio a causa di questo ritorno alla semplicità, ...