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I materiali

 I vari elementi che compongono il nostro Stereoscopio hanno chiaramente bisogno di precise caratteristiche per adempiere le loro funzioni.

Come spesso accade, le invenzioni si basano inizialmente sul MVP (Minimum Viable Product), ovvero sul prodotto più semplice ed economico possibile che riesca comunque a portare a termine il proprio obiettivo.

Lo Stereoscopio del 1838 era infatti formato da semplici componeneti strutturali in legno, resistente ed economico, e da due piccoli specchi, miglior materiale possibile per riflettere le immagini.

Le parti in legno verranno poi sostituite dal metallo, materiale ancora più solido e, se vogliamo elegante, data la fama che l'oggetto presto acquisì e l'incrementò nella domanda che ne seguì.

Credete che la Regina Vittoria quando ne volle uno personale si pose problemi di spese?

Nelle versioni più moderne, cambiando la struttura, divennero inutili gli specchi che vennero prontamente sostituiti da piccole lenti in vetro.

Infine, nei sui ultimi successori, vediamo come la parte tecnologica abbia preso il sopravvento e come tutte le sue componenti si siano adattate alle esigenze tech.



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Vista esplosa

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Qualcosa in più - Cose delle storie (#STEP Extra)

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